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DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: UN CONVEGNO A ORVIETO E PERUGIA PER AVVIARE UN CONFRONTO TRA FAMIGLIE E SERVIZI DI ASSISTENZA DI 10MILA RAGAZZI.

DSA e ADHD: due acronimi che stanno per Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività. Due sigle asettiche, quasi algebriche, dietro alle quali si occulta il disagio reale di bambini e famiglie e che spesso si conclude con insuccessi scolastici e percorsi biografici difficoltosi.

Proprio per queste ragioni è stato organizzato un convegno che svilupperà i temi più attuali legati a percorsi assistenziali per gli oltre 10 mila ragazzi che devono affrontare una condizione di svantaggio. “Da alcuni anni queste formule -DSA e ADHD- sono uscite dai manuali e dagli studi specialisti diventando oggetto di attenzione da parte di insegnanti e genitori- osserva il Dr. Michele Margheriti, neuropsicologo tra i promotori della iniziativa. Il 5% dei bambini in età scolare ne è affetto in misura più o meno severa e si tratta di disfunzioni che richiedono un trattamento specialistico sin dalle prime manifestazioni grazie all’aiuto della tecnologia e a strumenti psicoterapici e tecniche di autocontrollo”.

Di questi disturbi si parlerà in un convegno – DSA e ADHD: specificità, analogie, criticità, questo il titolo – in programma a Orvieto e Perugia rispettivamente il 29 gennaio e il 2 febbraio 2018, dalle 9 alle 17 al quale parteciperanno l’Assessore Regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini e i rappresentanti istituzionali delle USL e dei Comuni di Orvieto e Perugia. Il doppio appuntamento è organizzato dal Centro Sabbadini, dall’Associazione “Liberi di… Orvieto per l’ADHD”, l’Associazione Italiana Disturbi di Attenzione e Iperattività (AIDAI), dall’Associazione progetto Donna, dall’Associazione DSA di Assisi e dalla Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” di Orvieto.

Una “due giorni” per ragionare e discutere di DSA e ADHD seguendo i tracciati di un approccio complesso che affronta, tenendoli insieme, l’aspetto normativo, la clinica, la scuola, la famiglia e i servizi presenti sul territorio. “ Si tratta di un convegno che non era più procrastinabile- aggiunge il dr. Margheriti- ,non verranno proposte soluzioni predeterminate, ma è necessario un confronto tra i diversi soggetti a vario titolo coinvolti per individuare soluzioni condivise”.

Per quel che riguarda l’assetto normativo, si parlerà della proposta di legge regionale sui Disturbi del Neurosviluppo, concepita per individuare i percorsi di cura, i bisogni delle famiglie e la necessaria integrazione tra ambiti clinico-assistenziali e sociali oggi del tutto slegati. Relativamente alla clinica, l’obiettivo del convegno è quello di segnalare l’esigenza di una complementarietà tra interventi scolastici e clinici anche dopo i 12 anni, perché se è vero che la diagnosi tempestiva resta un aspetto importantissimo, percorsi abilitativi possono essere efficaci anche dopo il periodo delle scuole elementari.

La Scuola riveste un ruolo centrale nel progetto di vita dei minori che presentano tali caratteristiche. Due i concetti stabilizzati dopo anni di studi, esperienze e ricerche: il primo sottolinea come le buone pratiche didattiche per soggetti con DSA o ADHD siano buone pratiche per tutti; il secondo segnala la specificità del ruolo dell’insegnante, autonomo rispetto ai percorsi clinici e abilitativi e centrale nel contribuire ad un contesto inclusivo dove comunicazione, affetti e il senso di esserci e di contrare rappresentano gli elementi fondanti.

Infine- fanno osservare gli organizzatori- occorre concentrarsi sui servizi del territorio famiglia. Famiglie con DSA o ADHD che sono portatrici di bisogni specifici e mutevoli nel tempo, con situazioni che possono essere condivisi, con percorsi comuni. Affrontare i problemi con il coordinamento del territorio che può organizzarsi
in reti di orientamento e di supporto attraverso il protagonismo delle famiglie, delle associazioni, dei servizi e delle istituzioni.

Il convegno beneficia del patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, USL Umbra1 e USL Umbria2, Comune di Orvieto, Comuni della Zona Sociale 12, Ufficio Scolastico Regionale, Ordine degli Psicologi dell’Umbria ed è sostenuto dalla fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.